Ilaria
Salve sono Rosy e vorrei anche io raccontare la mia storia.
Il 22/05/2005 scherzavo insieme alla famiglia del mio ragazzo che ero incinta; pero' noi avevamo paura davvero perché avevo un ritardo di 20 giorni.
Il 31/05/2005 svengo al lavoro cosi' me ne ritorno a casa e la mia mamma che sa sempre tutto dime va in farmacia a comprare un test e da li' la sorpresa.
Racconto a tutti la notizia di sicuro non bene accetta da tutti soprattutto da me e Orazio (attuale marito).
Ma con l'aiuto di uno psicologo affrontiamo tutto anche le minacce d'aborto che facevano troppo male.
Dopo tre mesi di assoluto riposo il medico dice di poter tornare a lavoro, ma ero stata licenziata.
Cosi' mi metto ad organizzare il nostro matrimonio (perché non avrei mai fatto nascere Ilaria senza) previsto per il 6/11/2005.
A mio marito non danno alcun giorno libero per quel mese cosi' decidiamo la data del matrimonio il 5/10/2005.
Mio marito parte per lavoro a Settembre (lavora all'estero) e io completo tutto tranquillamente.
Il 10/10/2005 inizio ad aiutare mia madre nel suo trasloco, perché la nostra casa (mia e di Orazio) deve ancora completarsi.
Il medico mi dice che il bambino
non cresce come dovrebbe e dobbiamo fare controlli ma tutto sommato é regolare.
Dopo un'amica mi chiede una mano al negozio di fiori per il periodo dei morti,
accetto solo perché dovevo stare seduta e prendere le ordinazioni dei fiori.
Inizio da li' a sentirmi sempre stanca e nervosa per l'attesa dei risultati delle analisi. non faccio in tempo ad averle che mia cognata mi porta in Ospedale dicendomi che non é normale il gonfiore che ho sulle mani e sulle gambe.
Arrivata in Ospedale mi misurano
la pressione e senza dirmi niente mi ricoverano.
Parlano solo con mia cognata perché pensavano fossi minorenne e poi scoprono
che ho 21anni.
La mia pressione era a 165/90 molto alta per me che l'ho sempre tenuta normale
a 110/65.
Chiamo il mio ginecologo che arriva subito con tutta la mia cartella clinica
e mi fa il quadro della situazione.
"Dobbiamo possibilmente tenerla qui per il resto dei 3 mesi perché se partorisce
adesso non so se il bambino ce la fa".
Io non posso fare altro che rimettermi a letto e aspettare.
Mi fanno una serie di analisi, punture, ossigeno terapia, pillole e soprattutto mi danno le flebo per non farmi mangiare perché dice che posso in qualsiasi momento partorire.
Al terzo giorno di ricovero mi danno la diagnosi: Preeclampsia. mi piazzano in una stanza da sola con la mia mamma e mi mettono in un braccio la macchina della pressione che me la misura ogni quarto d'ora; mi mettono la macchina del tracciato giorno e notte e se non sentivo più il battito dovevo chiamare o se non lo sentivo più muovere.
Iniziarono anche una serie di ecografie per vedere il liquido amniotico, (che era poco) i vari organi del bambino e tutto sembrava normale quando.......
Tra la notte del 4-5/11/2005 iniziai
a sentirmi male.
Non respiravo bene, avevo un dolore forte al petto, non vedevo bene, e i dottori
non erano in reparto perché c'era un parto in corso.
Quando sono arrivati alle 7.30 del mattino il primario mi misura la pressione
senza farci vedere a quanto era arrivata ma lo si capisce perché scappa subito
via e mi porta l'ennesima pillola per calmarmi.
Un po riesco a dormire ma alle 9.30 tutto ricomincia.
La mia mamma tutta preoccupata chiama il mio ginecologo e lui arriva con la
valigetta per fare il buco nella trachea (scusate ma non ricordo piu i termini
perché ero quasi cosciente) per aiutarmi arespirare ma non ci fu per fortuna
bisogno perché il primario mi porto subito in sala operatoria e alle 14.30 mi
liberai di tutto.
Gonfiai quanto non mai e avevo dolori dappertutto.
La mattina seguante che era Domenica chiamai il prete dell'ospedale e la battezzo'.
Chiesi a mia madre dove fosse mio marito e ancora non era arrivato da dalm Belgio ma da li' a poco sarebbe arrivato.
La prima cosa ho chiesto il sesso perché non avevamo voluto saperlo ed era una bellissima bambina (si fa per dire).
Il suo nome é Ilaria deciso durante la serata da me e mio marito.
Dopo solo tre giorni ho potuto vederla e mi ha fatto veramente impressione.
Fino a quel momento nessuno mi aveva descritto come era fatta e io non sapevo come affrontare tutto cio'.
Era nata a 28 settimane pesava 580g alla nascita ma siamo arrivati a 400g ed era lunga 31 cm.
Era solo pelle e ossa e basta.
I medici mi dicevano di pregare ma di stare tranquilla perché si vedeva che
Ilaria era forte.
Aveva problemi al polmone destro che era ancora in parte chiuso ma dopo solo
5 giorni le tolgono la CPAP perché il polmone si era aperto.
Dopo le si chiude l'ombellico e devono farle un intervento nell'inquine per
darle da mangiare.
Durante le prime tre ore il primario che fa da spola tra noi e la terapia subintensiva
dice che tutto procede bene.
Chiedo se hanno fatto anestesia ma mi risponde che é impossibile farla perché
pesa troppo poco ma lei ce la fà. dopo altre 2 ore iniziano arrivare altri medici
e il primario si rifiuta di parlarci.
Quando dopo 1 ora escono tutti e ci dicono che possiamo vederla ma non toccarla.
L'indomani quando ritorniamo il primario ci spiega che l'avevano perduta ma che non si spiega come é ritornato a battere il cuore.
Loro avevano perso le speranze e invece Ilaria ne da ancora a tutti noi.
Dopo pochi giorni inizia il problema dell'intestino che non risponde agli stimoli del mangiare e non aveva ancora espulso tutto il meconio.
Fanno più e più lastre e alla fine decidono che é meglio portarla al policlinico di Catania dove là hanno più strumenti adatti per i bambini prematuri.
La seguiamo in macchina fino a li (noi siamo di Ragusa a 130KM da Catania). e già arriva la prima bella notizia Ilaria ha espulso tutto il meconio nel tragitto.
La lasciano ugualmente li' e per me iniziano le lunghe passeggiate su e giu per la Sicilia.
Dopo due giorni il 30/11/2005 il
primario di Catania ci telefona dicendo di andare di corsa in Ospedale perché
Ilaria non li convince.
La prima cosa che fanno e' fare entrare mio marito nell'UTIN (cosa che a Catania
non si puo' fare) dopo fanno entrare me e alla fine ci dicono che forse Ilaria
non arriva alla mattina seguente.
Aveva tre infezioni non voleva mangiare e non reagiva più al loro tocco.
Passo una notte insonne con mio marito e la prima co sa che facciamo alle 7.00 del mattino e andare a Ragusa dal Primario a chiedere se lui sapeva qualcosa in più.
Mi chiede se io andavo a trovarla
la bambina e rispondo di si ma che là potevo solo vederla un'ora al giorno e
senza mio marito.
Mi chiese se io piangevo sulla cubatrice e risposi di si.
E mi disse allora vai a Catania o anzi fai strada che ora chiamo io e li informo su quello che é possibile fare.
Quando arrivo mi stavano aspettando e mi fanno subito spogliare, lavare, rimettere i pantaloni e con il loro camice mi portano in una stanza dove Ilaria era fuori dalla cubatrice e mi chiedono di restare li' con lei imbraccio sul mio petto e parlarle tanto per tutto il tempo che avrei voluto, in poche parole la marsupio terapia.
Non fu cosi' perché dopo due ore mi dissero che c'era un'altra mamma che doveva entrare.
Da quel momento tutte le mattine facevo la marsupio terapia e alle 15.30 la vedevo dal vetro insieme a mio marito per non lasciarlo da solo.
Le infezioni tempo 3 giorni passarono scoprirono che era allergica al latte e iniziava a reagire anche al loro tatto.
Scoprirono, in seguito, che i ventricoli cerebrali erano dilatati e potevamo solo aspettare un mese prima di sentirci dare una risposta a riguardo.
Arrivo finalmente anche questa "non avrebbe avuto conseguenze cerebrali ma avremmo dovuta controllarla con attenzione fino alla chiusura della "fontanella"
Iniziammo la trafila della ROP che per fortuna si fermo' al II stadio e poi tutto normale.
Il 27/01/2006 la Riportarono a Ragusa e si attendeva che arrivasse a 2KG.
Poterla far mangiare tra le mie braccia senza quella orrenda cubatrice, vederla nella terapia intensiva e scoprire che i bambini che avevo lasciato, come tipo Benedetta da Modica nata un mese prima di Ilaria al settimo mese e pesava 800g era gia a casa, mi fece sentire forte e indistruttibile vicino ad Ilaria.
Scoprimmo che soffriva di tiroide ma mi dissero che é il minore dei mali rispetto a quello che poteva succederci.
Infatti, il 28/02/06 ci diedero le chiavi della nostra casa e la sera ci dissero che avremmo potuto portare Ilaria a casa.
Il 1/03/2006 eravamo noi tre da soli finalmente a festeggiare il risveglio da un brutto sogno.
Iniziammo una serie di visite da specialisti sotto consiglio del primario ma tutti dicevano che non aveva nulla tranne il fatto che fosse piccola di peso e statura ma a livello cerebrale tutto risolto; a livello di nervi anche; e infatti visite dal neurofisiatra solo due e basta.
Oggi viviamo in Belgio e Ilaria mi fa disperare; i medici che qui la controllano nella sua crescita dicono che se non ci fossero le cartelle cliniche non ci crederebbero.
Ha iniziato a sgattaiolare a quattro piedi all'età di 8 mesi che ancora pesava 3 Kg; ha detto papà a 9 mesi; stava seduta a 9 mesi ; ha camminato a 13 mesi; parla a modo suo ma si fa capire; e non sta un attimo ferma.
Dio ha superato tutte le mie preghiere perché Ilaria é nata già imparata su tutto.
Gli amici mi chiedono come ho fatto ad insegnarle di non toccare nulla cosi' piccola ed io rispondo che non faccio fatica mi basta alzare gli occhi in cielo e dire grazie a Dio e ai medici del reparto di Utin di Ragusa e Catania.
Tanti Auguri ai genitori che devono affrontare queste esperienze.
Bisogna essere uniti nella coppia e nella fede per superare tutto con speranza
Rosy